LA NOSTRA STORIA
Un’opportunità per vivere con più consapevolezza la Settimana Santa.
Correva l’anno 1993, quando Padre Clemente Totaro, guardiano del Convento dei Frati Cappuccini di Sant’Elia a Pianisi, propose ad alcuni giovani del posto di realizzare una Rappresentazione della Passione e Morte di Gesù, prendendo spunto dal film “Gesù di Nazareth” di Franco Zeffirelli. Con grande entusiasmo furono in molti a condividere questa iniziativa e a ciascuno fu assegnato un ruolo: dalla comparsa all’attore principale o semplicemente come aiuto nell’organizzazione.
La rappresentazione fu strutturata in questo modo: innanzitutto di fondamentale importanza fu la scelta dei luoghi del paese nei quali allestire le scene; ogni zona doveva permettere al pubblico di accedere facilmente e al tempo stesso lasciar loro la giusta immedesimazione dovuta ad una suggestiva ambientazione scenografica. Fu così che, nella settimana antecedente alla rappresentazione, vari gruppi di collaboratori si apprestavano a riprodurre le scene assegnate: a partire dall’Ultima Cena, seguiva l’Orto del Getsemani, il Sinedrio, il Pretorio, e il Golgota.
Altro punto importante era la preparazione per tutti i protagonisti mediante un percorso spirituale grazie al quale riuscivano a calarsi interamente nel personaggio che avrebbero interpretato. Fu così che il 29 Marzo 1994 fu rappresentata per la prima volta la Passione Vivente a Sant’Elia a Pianisi. L’anno successivo, però, Padre Clemente ebbe il trasferimento al Convento di Isernia e quindi a prendere in mano la situazione fu Samuele Colavita, il quale decise di portare avanti l’iniziativa. Pochi furono i cambiamenti che essa subì: come prima cosa l’introduzione di tre scene importanti quali l’Incontro con Maria, Sua madre; l’aiuto a Gesù da parte del Cireneo e l’incontro con la Veronica, la donna che asciugò il Suo volto. Successivamente poi modificò anche l’audio che accompagnava le scene.
Grazie all’aiuto di fr. Aldo Broccato e di Aldo Gioia (attore e regista Molisano), voce narrante, Samuele portò alcuni degli attori nella sala registrazione dei Frati Cappuccini a Campobasso per registrare da capo tutti i dialoghi tratti dal film. Da allora, anno dopo anno, la Passione Vivente andò sempre migliorando. Fu onorata della presenza e del grande impegno di Samuele fino al 2012, l’anno della sua scomparsa. A prendere le redini della situazione e soprattutto dell’Associazione Culturale Crucis, che Samuele aveva fondato nel 2000, fu Alessandro Iamartino e altri sei collaboratori giovani e volenterosi capaci di far riscoprire quel lato religioso e artistico del popolo santeliano.
Da 25 anni, Sant’Elia a Pianisi offre un’intensa occasione di meditazione sul mistero della Passione e Morte di Cristo.
Pensato inizialmente come una Via Crucis vivente, questo appuntamento col tempo ha raggiunto la portata di una vera e propria manifestazione di grande interesse, superando i confini della piccola realtà locale e diventando la prima Passione Vivente del Molise.
La rappresentazione sacra vede tutto il paese protagonista, che s’impegna a curare ogni sosta nei particolari per renderla, in tal modo, fortemente evocativa.
Un percorso fisico, umano e spirituale, che offre come sempre la dimensione ideale per prepararsi in modo profondo alla Pasqua del Signore.